mercoledì 2 dicembre 2015

Ehi fred... sei un quaquaraqua!
Ecco.

L'ho detto.


giovedì 1 ottobre 2015

Jeff Buckley - Lover, you should've have come over

Semplicemente. Per primo mi parlasti di questo ragazzotto con una voce meravigliosa.
A tra poco.


venerdì 25 settembre 2015

Laura Marling. Ghosts

 


mercoledì 3 giugno 2015

Gli Smashing Pumpkins sono uno di quei gruppi che a mio avviso non ha mai tradito la propria filosofia...
Certo, meno quando sono diventati Zwan... ma appunto erano gli Zwan.
Oppure quando si sono riuniti, ma non c'era più D'Arcy, James Iha, Jimmy Chamberlin.... insomma era un'altro gruppo. Un'altra cazzo di storia.
Io da bravo cretino li sono andati a vedere quando la formazione era stravolta, non quando erano una roba da fare tremare le gambe.
Finché sono stati Smashing Pumpkins, erano loro e non c'era storia.

Questa canzone la ascoltava sempre un'amica comune (anche di fred). Mi ricordo che aveva una cassetta, una di quelle da mettere nel mangia-nastri. La casetta era trasparente ed i dentini delle rotelle erano gialli, su cui era registrato l'intero album di Mellon Collie, e che vagava per la tavernetta di Roby per tutta l'estate. E visto che il week-end scorso questa amica ha fatto il gande passo, gliela dedico

Mellon Collie and the Infinte Sadness - Galapogos






mercoledì 27 maggio 2015

Che dire... Solo che prima o poi un suo concerto bisognerà pur vederlo!!!
Una carica positiva che sembra quasi il Boss.

Dave Matthew's Band - The Best of What's Around


mercoledì 20 maggio 2015

Imperdonabile la mia prolungata assenza, causata (anche) da viaggi nelle terre dell'Est... Per cui recupero con questo brano... semplicissimo, quasi banale, ma secondo me carico!!! Colonna sonora del film "Blue Valentine" che comunque ha qualcosa da regalare.
Penny and the Quaters - You and me
Ciao


Questa l'ho scoperta una manciata di minuti fa. Oggi che è mercoledì. Sembra un segnale. Colonna sonora del prossimo lavoro di Sorrentino, in uscita oggi. Pezzo intenso. Bello.

mercoledì 13 maggio 2015

Un'altra poesia. Semplicemente Faber. In una certa qual misura, oggi, dedicata alle mie donne.


giovedì 7 maggio 2015

Non è un pezzo, ma un album. E' un lavoro magnifico, a mio modesto modo di vedere le cose. Uno di quei cd che metti in loop e non ti stancheresti mai di ascoltare. E non salti una canzone. Non ce ne sono molti, a ben pensare. E oggi pensavo a questo. Basta chiudere gli occhi e lasciarsi andare into the wild.


venerdì 24 aprile 2015

Questo è il mio personale "buon viaggio" frate. Divertiti.

giovedì 16 aprile 2015

E niente. Ray La Montagne. Pezzo che - tra numerose altre canzoni meravigliose - ha fatto da colonna sonora ad una qualche puntata di Californication, serie dissacrante, scorretta, diseducativa. E semplicemente fantastica.
Se è vero che un po' avrei voluto essere un Hank Moody, tutto talento, dissolutezza e donne meravigliose, quando sentii questa voce graffiante e piena, avrei volute essere un Ray La Montagne.
Chitarra, voce. E via andare.

mercoledì 8 aprile 2015

Oltre ad essere una delle poche canzoni a darmi ancora brividi lungo tutta la schiena anche al milionesimo ascolto, secondo me è anche la canzone più bella mai scritta sulla guerra.
Visto che la considero anche una poesia riporto il testo

When the Tigers broke free
It was just before dawn
One miserable morning in black 'forty four.
When the forward commander
Was told to sit tight
When he asked that his men be withdrawn.
And the Generals gave thanks
As the other ranks held back
The enemy tanks for a while.
And the Anzio bridgehead
Was held for the price
Of a few hundred ordinary lives.

And old King George
Sent Mother a note
When he heard that father was gone.
It was, I recall,
In the form of a scroll,
With gold leaf and all. 
And I found it one day
In a drawer of old photographs, hidden away.
And my eyes still grow damp to remember
His Majesty signed
With his own rubber stamp.

It was dark all around.
There was frost in the ground
When the tigers broke free.
And no one survived
From the Royal Fusiliers Company C.
They were all left behind,
Most of them dead,
The rest of them dying.
And that's how the High Command
Took my daddy from me.



Con una settimana di (colpevole) ritardo.
Ma vedo che è stata tirata in ballo Miss Joan; il volo neanche troppo pindarico verso Antony è del tutto naturale. E questo è un pezzo che una volta che ti tocca talune corde, quelle non smettono più di vibrare.

Antony and the Johnsons - Fistful of love

mercoledì 1 aprile 2015

Mi verrebbe da presentarla come la ragazza di quel genio, ormai leggenda...
Ma in realtà è una musicista pazzesca e basta.
Che dire. Lei!


Joan as police woman  - Real Life
Buon mercoledì





mercoledì 25 marzo 2015

Il film si chiama Wristcutters... film semi-underground del 2006 di un regista semi-sconosciuto di Zagabria. Una roba dove ad esempio, attori semi-ignoti (Shea Wigham), recitano interpretando cantanti di gruppi reali ancora meno famosi (Eugene Hutz dei Gogol Bordello). Poi vabbeh... c'e Tom Waits e ciao.
Questo è di certo nella Top5 dei film di sempre. E la colonna sonora , guarda un pò, è proprio dei Gogol Bordello - Through the roof 'n underground



Da un paio di giorni ormai, quasi non ascolto altro. Da quando ho visto mia figlia ballicchiare Ring of fire. Mr. Johnny Cash.

Johnny Cash - The man comes around

mercoledì 18 marzo 2015

Mi pare 45/50 anni fa, la mia "amichetta" del mare mi fece ascoltare per la prima volta questo pezzo. Divenne Il pezzo di quell'estate. 
Walkman, una cuffia lei, una io. Play. Abbracciati sul lettino. 
Sembrava che tutto il mio (nostro) mondo finisse in quei due metri quadri. In questi 13 minuti e briciole di silenzio assoluto tra noi e qualche sguardo profondo, come lo possono essere gli occhi di due adolescenti.
Tutto questo, mi è tornato alla mente ieri.

Pennywise - Hidden track - Album Full circle
Visto che quest'oggi ha tutta l'aria di una gran giornata di primavera ci va una canzone esattamente come questa.

U2 - Tryin' To Throw Your Arms Around
(che bello è utilizzare la parola "quest'oggi"?)




mercoledì 11 marzo 2015

A volte ritorno

[...]
Non fa nemmeno in tempo a pronunciare il nome per intero, a sfilargli il braccio dalle spalle, che Gesù Cristo scatta indietro verso l'orchestra gasatissimo, anzi non vede l'ora di suonare il pezzo con l'orchestra dello studio visto che per una volta la canzone funziona, anzi cazzo ha bisogno di un arrangiamento in grande stile, tre chitarre, pianoforte, organo e tutto il cucuzzaro, dalle campane tubolari fino a quel cazzo di triangolo. È così gasato che salta sulla pedana del batterista scippando il controllo della situazione a un attonito e inferocito Barry che rimane lì come un baccalà con la bacchetta alzata, mentre Gesù grida: - ONE TWO THREE FOUR! - in faccia al batterista e, incredibile, l'orchestra capisce al volo e parte all'unisono appena dopo il "FOUR!", esplode in un potente Uammm mentre Gesù strapazza quel riff di chitarra alla Duane Eddy sovrastando tutti, quindi si gira e spicca un balzo di tre metri, apre le gambe a forbice sopra la testa del pianista mentre il pubblico grida e i flash dei fotografi impazziscono per cogliere l'immagine che il giorno dopo apparirà su tutti i giornali - Gesù a mezz'aria con le gambe aperte sopra il pianista attonito che lo guarda - e il figlio di Dio in un modo o nell'altro riesce ad arrivare al microfono appena in tempo per attaccare il primo verso al momento giusto e canta: - In the day we sweat it out in the streets of a runaway American dream, - mentre il pubblico in studio balza in piedi di slancio, la gente grida in coro, alza le braccia, perfino il pubblico a casa grida agli amici e ai familiari di correre a vedere questo sbrocco di pura energia che ha fatto irruzione sul piccolo schermo, Herb Stutz lo guarda orgoglioso, Darcy si è portata una mano alla bocca, Steven Stelfox prova qualcosa di strano, qualcosa che non coglie sino in fondo, sulla nuca e sulle braccia gli sta venendo la pelle d'oca, mentre Gesù termina la prima strofa e tutti cantano in coro l'ultimo verso, poi torna di nuovo indietro a schitarrare selvaggiamente il riff in faccia all'orchestra, e gli strumentisti sorridono quasi tutti, travolti dall'entusiasmo, accelerando il passo rispetto allo spartito, mentre la bacchetta di Barry oscilla come un pendolo impazzito, e adesso non c'è altra scelta fuorché cavalcare l'onda mentre Gesù si gira verso le quinte e fa un cenno, il boato dell'applauso aumenta ancora nel momento in cui Garry irrompe al centro del palco, strappa il microfono dall'asta e canta: - Wendy let me in, I wanna be your friend... - e Stelfox rimane a bocca aperta, Gesù smorza le corde della Gibson con il palmo della mano, abbassando appena i toni, mentre l'orchestra si adegua docilmente (ormai è lui il direttore, non Barry), per lasciare che la voce di Garry si stagli cristallina sopra tutto, mentre Garry rovescia la testa all'indietro e ruggisce: - And strap your hands 'cross my engines! - e il pubblico grida con lui, la mamma e di fratelli e le sorelle che trasudano orgoglio dietro le quinte, mentre alle loro spalle il padre di Jennifer Benz ha una maschera di furia e orrore al posto della faccia, e Gesù è già in un lago di sudore mentre si butta la chitarra dietro la schiena e prende il microfono da Garry per la variazione, tutte le telecamere lo inquadrano mentre si mette in ginocchio e quasi recita in parlato la strofa sulle ragazze che si pettinano i capelli nello specchietto retrovisore e i ragazzi che cercano di fare i duri, il tutto con un tempismo perfetto, e quando arriva a "in an everlasting kiss" ricomincia a cantare e al tempo stesso risistema il microfono sull'asta e imbraccia la chitarra e tutti si lanciano nello stacco strumentale, il giovane orchestrale che azzecca in pieno l'isterico assolo di sax tenore mentre Gesù e Garry ballano insieme in mezzo al palco come Clarence e il Boss, Garry che picchia su un tamburello preso chissà dove, entrambi con il viso trasfigurato da quel momento di pura gioia, trascinati dalla musica, finché lo stacco non sfuma singhiozzando, le note scendono sempre più giù lungo la tastiera fino a toccare quel mi aperto e Gesù salta sopra il pianoforte a coda caricando a più non posso quel mi eterno, facendolo vibrare a mille sul settimo tasto prima di girdare ancora "ONE TWO THREE FOUR!" e saltare di nuovo a gambe aperte dal pianoforte mentre Garry arriva appena in tempo al microfono per raccontare che: - The highway's jammed with broken heroes on a last chance power drive, -poi Gesù arriva di corsa per intonare il verso successivo: - Everybody's out on the run tonight but there's no place left to hide, poi continuano un verso a testa sino alla fine mentre l'orchestra picchia a tutta forza sul gran finale, Garry mette un braccio intorno alle spalle di Gesù e insieme gridano: "TRAMPS LIKE US...BABY WE WERE BORN TO RUN" sino alla fine , tutti e due grondanti di sudore sotto i riflettori, e adesso Gesù tiene alta la chitarra e suona l'ultimo accordo, poi si gira e guarda negli occhi il batterista prima di spiccare l'ultimo balzo in aria, atterrando nel momento esatto in cui rimbomba l'ultimo colpo di grancassa e tutto il pubblico in studio e i milioni di persone a casa vanno completamente fuori di testa. 
[...]

John Niven
Ultimamente, per una piacevole casualità, sto vedendo, uno dopo l'altro, film con una gran colonna sonora (ed è per questo, caro il mio Fred,che devi vedere al più presto I Tenembaum...)
Per cui la colonna sonora di oggi è quella del film Drive.
Kavinsky - Nightcall




p.s. non è che anche il tuo pezzo della settimana scorsa è preso dallo stesso film???

Scoprii questa canzone anni fa e mi entrò dentro alla velocità della luce. Per giorni non feci altro che ascoltare questo pezzo e fece da colonna sonora anche per un post sul mio blog. 
Ieri sera, magicamente, ha fatto capolino nella mia memoria, scostando tutto il resto. 
Nel nostro salotto trovo stia divinamente.

mercoledì 4 marzo 2015

Lo so che è banale... ma per mille motivi questo mercoledì è il suo turno...


Oggi ascolto questo pezzo. Mi riesce difficile non muovere leggermente la testa, per seguire il campionamento. Il piede sinistro tiene il tempo, in maniera silenziosa.



giovedì 26 febbraio 2015

questa te la devo


Cominciamo con lui



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Jeff Buckley - Lover, you should've have come over

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A volte ritorno

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